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Bovolone, in provincia di Verona, ca. 16 mila abitanti, si trova a cavallo tra la media pianura veronese e la bassa veronese. Il primo insediamento databile risale al 2500 a.C, su un territorio luogo di transito e stanziale di molte popolazioni dagli Illirici ai Veneti, dagli Etruschi ai Galli Cenomani. Nel 222 a.C. divenne dominio romano e conobbe un notevole sviluppo culturale ed economico. Nel 1405 anche Bovolone, come tutto il territorio veronese, passò sotto il dominio di Venezia. Ebbe in questo periodo grandi mutamenti sociali ed un notevole progresso economico e culturale. Si puntò allo sfruttamento agricolo delle terre e si affermò un nuovo tipo di sviluppo edilizio con la costruzione di ville patrizie destinate a dimora di campagna.

Oggi Bovolone è nota in tutt’Europa come la “Città del Mobile Classico” e la sua produzione – dai mobili d’arredo alle vetrate artistiche, dal ferro battuto ai serramenti – è di rinomanza internazionale.

BOVOLONE E IL TABACCO

La tabacchicoltura costituisce, insieme alla produzione del mobile, la principale attività del paese. Se ne ha notizia sin dagli anni 30 del secolo scorso con la lavorazione del tabacco da pipa. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale la coltivazione di tabacco divenne la più grande risorsa economica. Oggi Bovolone può vantare una produzione tra le maggiori a livello nazionale per quantità e soprattutto per qualità. Sul territorio sono sorte cooperative per la lavorazione, l’essiccazione e la commercializzazione del prodotto.

Pieve di San Giovanni Battista in Campagna


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