Bilancio UE: Van Rompuy e Barroso, miglior accorso che si potesse raggiungere all’unanimità

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Bruxelles, (agra press) – Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sul bilancio comunitario 2014-2020. Ad annunciarlo e’ stato il Presidente Herman Van Rompuy su twitter alle 16:22 di oggi, dopo oltre 24 ore di discussioni e negoziati con i capi di stato e di governo dei ventisette. Ma “l’attesa e’ valsa la pena”, ha scritto Van Rompuy nel suo “tweet”. Il bilancio prevede 960 miliardi di impegni per 908 miliardi di pagamenti. Per quanto riguarda la spesa dello heading2, quello che comprende la PAC, l’accordo finale non si discosta da quanto previsto nella proposta Van Rompuy di questa mattina. Aprendo la conferenza stampa tenuta con il Presidente della Commissione europea Jose’ Barroso a conclusione del vertice, Van Rompuy ha definito l’accordo non perfetto per nessuno, ma che presenta risultati per tutti. Per la prima volta dal 2007 – ha ammesso Rompuy – il bilancio prevede riduzioni in termini reali con un taglio degli impegni, che ammontano a 959 miliardi, e dei pagamenti, che si attestano sui 908 miliardi di euro. Tuttavia, Van Rompuy ha precisato che si tratta di un “bilancio orientato al futuro e pronto a far fronte alle sfide piu’ urgenti dell’Unione europea”. A questo proposito il Presidente del Consiglio europeo ha sottolineato la presenza di un aumento di risorse pari a 35 miliardi per i capitoli inerenti la competitivita’ e la crescita. Quanto al rischio deficit paventato dal Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, il Presidente del Consiglio europeo, rispondendo alle domande della stampa ha fatto notare come non vi sia nulla di anormale in una differenza di circa il 5 per cento tra impegni e pagamenti, in quanto la cifra corrisponde alla stessa differenza gia’ prevista nel precedente quadro finanziario pluriennale. Infine, Van Rompuy, rispetto alla possibilita’ che il Parlamento rifiuti questa proposta, ha avvertito che ognuno si deve assumere le proprie responsabilita’, perche’ “la posta in gioco e’ enorme”. “Intere regioni e gruppi sociali dipendono da questo bilancio”, ha concluso Van Rompuy. Dello stesso avviso e’ sembrato il Presidente della Commissione europea Jose’ Barroso nel rimarcare che, sebbene l’esecutivo avrebbe preferito un consenso sulla proposta iniziale presentata nel 2011, “il risultato di oggi e’ il migliore che avremmo potuto ottenere all’unanimita'”. Secondo Barroso “e’ condizione essenziale garantire il massimo della flessibilita’ possibile tra un anno e l’altro”. Tra le proposte della Commissione accolte dal

Consiglio, Barroso ha citato i programmi di facility connecting, dell’agenda digitale e le misure di investimento per infrastrutture, e ricerca e innovazione. Quanto al settore primario, “gli importi per la coesione e l’agricoltura sono mirati alla crescita sostenibile”, ha detto Barroso puntando l’accento sul greening. Il Presidente dell’escutivo ha informato che e’ stato inoltre tutelato il programma per le persone piu’ svantaggiate ed e’ previsto un programma specifico per le PMI, oltre che misure dedicate ai giovani. Infine, Barroso ha parlato delle misure per il commercio, sottolineando, nello specifico, che verranno incentivati gli accordi di libero scambio a livello transatlantico, con l’obiettivo di aumentare il PIL dell’Unione del 3 per cento, il doppio di quanto previsto oggi. La palla passa ora al

Parlamento europeo, che sul bilancio ha l’ultima parola, con la possibilita’ di opporre il veto, fatto su cui ha piu’ volte insistito nella sua conferenza stampa di ieri sera il Presidente dell’Assemblea di Strasburgo Martin Schulz. Un comunicato congiunto dei capigruppo dei principali gruppi politici che siedono nell’Europarlamento – ppe, s&d, alde, verdi – ha gia’ definito l’accordo inaccettabile perche’ “non rafforza la competitivita’ ma la indebolisce” e “crea deficit” in violazione – affermano – dei trattati. “I veri negoziati cominciano adesso, con il Parlamento europeo”, hanno scritto Joseph Daul, Hannes Swobodaguy Verhofstadt,

Rebecca Harms e Daniel Cohn-Bendit ribadendo che il Parlamento rimane fermo su quattro punti: flessibilita'; clausola di revisione obbligatoria; vere risorse proprie; bilancio orientato alle politiche del futuro, alla competitivita’ ed alla ricerca. Da parte sua, il Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos ha espresso, anche in questo caso su twitter, tramite il suo portavoce Roger Waite, soddisfazione per l’accordo che – ha detto – apre la strada alla conclusione dei negoziati sulla riforma della PAC tra Parlamento europeo e Consiglio verso “una pac piu’ equa e piu’ verde”. Avremmo preferito – ha aggiunto – un accordo piu’ vicino alle nostre proposte, ma siamo consapevoli che questo e’ il miglior accordo possibile al momento.



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