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Tabaccchina

Tabacchina

La lavorazione del tabacco fu quasi esclusivo appannaggio delle donne per via della maggiore destrezza, precisione e attenzione al colore con cui le donne lavorano, ma anche perchè a parità di qualifica, le tariffe salariali applicate alle donne erano più basse di oltre il 20% rispetto a quelle degli uomini. Dal secondo dopoguerra, almeno fino ai primi anni cinquanta, la bassa sindacalizzazione femminile contribuì alla grande occupazione femminile nel tabacco: le famiglie mezzadrili e quelle bracciantili garantivano l’apporto di manodopera femminile a basso costo.

Il reddito familiare in estate era dato dal lavoro sui campi dell’intero nucleo, dedito al trapianto e alla raccolta del tabacco, e in inverno dal lavoro delle donne nei tabacchifici e da quello degli uomini occupati nelle operazioni agli essiccatoi e nella preparazione dei semenzai e dei campi per la stagione successiva.

Le donne impiegate nel tabacco contribuirono anche allo sviluppo del sistema sociale, lottando per i propri diritti e ricevendo i primi benefici per il loro lavoro ottenendo i primi asili per i loro figli, assistenza medica sul lavoro, e migliori condizioni sul posto di lavoro.



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