Parlamento: Moavero riferisce su consiglio UE su bilancio per governo, PAC politica per crescita e occupazione
Roma, (agra press) – Nella sala del mappamondo di palazzo Montecitorio, il Ministro degli affari europei Enzo Moavero ha riferito questa mattina sugli esiti della riunione straordinaria del Consiglio Europeo del 22 e 23 novembre alle commissioni riunite affari esteri, bilancio e politiche dell’unione europea di Camera e Senato. L’esito “formale e sostanziale” del Consiglio straordinario – ha spiegato Moavero – e’ stato un aggiornamento dei lavori, probabilmente a Febbraio 2013. “Siamo comunque – ha assicurato – nei tempi fisiologici per l’approvazione delle prospettive finanziarie. Questo vuol dire che il rinvio era un evento abbastanza prevedibile”. Moavero ha sottolineato come il bilancio comunitario rappresenti poco piu’ dell’1% del pil dell’intera unione europea, quindi abbia “un ordine di grandezza ben diverso rispetto ai bilanci nazionali”, per cui, a suo avviso, il parallelo che alcuni paesi fanno – ad austerita’ negli stati membri deve corrispondere austerita’ a Bruxelles – regge solo fino ad un certo punto. nel ricordare che le questioni piu’ importanti su cui si incentra la discussione riguardano il cosiddetto sistema degli “sconti” o correttivi concessi ad alcuni paesi contributori netti; la politica agricola comune; i fondi di coesione e le politiche per l’occupazione e la crescita (ricerca e sviluppo, grandi reti trans europee), Moavero ha sottolineato come la pac sia quella che fa funzionare l’agricoltura nell’europa e che il governo italiano ritiene anch’essa una politica per la crescita e l’occupazione, “se gestita pensando alla produttivita’, all’agricoltura biologica, al mantenimento della presenza degli agricoltori nei territori montani e pre-montani”. Per quanto riguarda la proposta attualmente sul tavolo, soprattutto per quel che riguarda pac e fondi di coesione, “noi riteniamo – ha spiegato Moavero – di non avere in questo momento una situazione che possa evitare un aggravio del disavanzo negativo per il nostro paese” tra quanto versato a Bruxelles e quanto rientra nelle casse nazionali, questo pero’ “senza dimenticare che fino al 2001 il nostro paese e’ stato beneficiario netto e quindi ha goduto della solidarieta’ degli altri paesi”. Chiediamo solo – ha precisato – che ci sia equilibrio e “per questo abbiamo espresso a piu’ riprese il nostro sostegno alla proposta della commissione europea”, in quanto prevede un uso efficiente delle risorse e maggiore equita’ nel loro riparto.
Fonte: Agrapress